Il senso della vita è... il senso. O meglio, i sensi.
Quanti ricordi sono legati al profumo del caffè?
Quanto è ruvido un foglio di carta?
Che effetto vi fa il vento nel bosco?
Quanto è soffice l'erba sotto i vostri piedi?
Qual è il suono dello scacciaspiriti?
Con quale colore scrivereste la vostra citazione preferita?
Che sapore hanno i fiori del dente di leone?
Riuscireste mai ad immaginare, per voi e per i vostri cari, un'esistenza senza sensi?
Avrebbe senso?
Basta domande, non è un interrogatorio (e nemmeno uno scioglilingua, a dire il vero)!
Passiamo al significato che queste hanno.
Vi chiedo quindi: di che cosa abbiamo bisogno per sentirci in armonia col mondo?
Di entrare ogni giorno in contatto col mondo.
Ed ecco come si fa a trarre sempre nuovi stimoli dalla quotidianità, soprattutto in un periodo difficile come questo: facendo, donando, regalandoci esperienze di senso: passatempi stimolanti di qualità che non prevedano necessariamente l'obbligo di andare chissà dove, con chissà chi, per chissà quanto tempo. Cose semplici o ricercate, purché siano cose "vere".
Le possiamo trovare nel sacco della differenziata. Scommetto che anche voi, come me, ci avete gettato, ad esempio:
-carte lisce
-carte ruvide
-carte ondulate
Le possiamo trovare nella strada sterrata dietro casa, oppure al parco:
- terra battuta su cui correre e saltare
- pozzanghere in cui passare con gli stivaletti di gomma
- foglie da raccogliere, spennellare con le tempere e "stampare" su quel cartoncino liscio rinvenuto, appunto, nel sacco della carta!
- un guscio di lumaca
- la piuma di uccello
- un raggio di sole che si insinua tra gli alberi
- il verso di un animale sconosciuto
Quanti sentimenti suscitano in noi e nei nostri bambini queste esperienze?
Stupore, curiosità, senso di liberazione, soddisfazione nell'esprimere la propria creatività...
Non cerchiamo esperienze "piatte", cerchiamo esperienze di senso.
La conferma del successo che queste attività avranno sarà data dall'alleggerirsi del nostro animo e dal sorriso dei nostri figli.
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